“Oggi, alla vigilia dell’avvio degli investimenti oggetto del PNRR e alla riformulazione della nostra economia, in chiave digitale ed ecologica, va colta l’occasione e posta la massima attenzione da parte di tutti gli stakeholder affinché si riparta in modo equo, trasparente, meritocratico e con i giusti correttivi e meccanismi incentivanti, per superare le asimmetrie di genere che hanno depotenziato sino ad oggi il nostro Paese”. (IlSole24Ore)
Tra queste asimmetrie vi sono quelle che riguardano le competenze STEM e digitali, essenziali per affrontare la transizione digitale in atto. L’Italia è uno degli ultimi paesi per laureate STEM che sono il 34%, in Veneto si arriva al 15% e all’Università di Padova le laureate in percorsi come Ingegneria meccanica, elettrica, informatica e dell’automazione scende al 13%. La situazione peggiora ancora se si guarda agli istituti tecnici come ad es. l’ITS meccatronico e logistico, dove le iscritte sono “quasi” inesistenti.
Il Consiglio d’Europa ha sottolineato come lo sbilanciamento di genere possa incidere sul futuro della nostra società: nell’affrontare le crisi ambientali e climatiche le politiche di mitigazioni e adattamento ai cambiamenti si basano su conoscenze scientifiche e tecnologie prodotte nell’ambito delle STEM che sono ora appannaggio prevalentemente degli uomini e che peraltro offrono maggiori opportunità di lavoro. Non si può realizzare la transizione digitale se le donne vengono escluse dalle politiche chiave che portano ad un miglioramento delle condizioni sociali, ambientali e politiche.
Il progetto, gestito da Confindustria Veneto SIAV, intende sperimentare nella provincia di Venezia un modello di azioni tese a rafforzare ed implementare l’OFFERTA di donne STEM, agendo trasversalmente sul versante culturale per contrastare gli stereotipi di genere, incentivando percorsi di studio e di carriera STEM e potenziando competenze digitali spendibili sul mercato.
Gli interventi sono destinati prioritariamente a/ai destinatarie/i residenti e domiciliati nel territorio della VENEZIA ORIENTALE: Annone Veneto, Caorle, Cavallino-Treporti, Ceggia, Cinto Caomaggiore, Concordia Sagittaria, Eraclea, Fossalta di Piave, Fossalta di Portogruaro, Gruaro, Jesolo, Meolo, Musile di Piave, Noventa di Piave, Portogruaro, Pramaggiore, Quarto d’Altino, San Donà di Piave, San Michele al Tagliamento, San Stino di Livenza, Teglio Veneto, Torre di Mosto.
Nello specifico le attività sono rivolte a:
– donne disoccupate/inattive
– donne occupate, anche libere professioniste e lavoratrici autonome
– lavoratori, compresi i lavoratori autonomi
– donne e uomini impegnati in attività di cura e nuove forme di lavoro family friendly
– studentesse, studenti e docenti delle Scuole e/o dei Percorsi di Istruzione Superiore e Formazione Professionale.
Per partecipare agli interventi è necessario compilare la domanda di iscrizione ai corsi.
Scarica la locandina del progetto e iscriviti alle attività!
Per informazioni:
Eleonora Cacco tel. 0415499251 – e-mail e.cacco@puntoconfindustria.it
